Diario di Bulow: pagine di lotta partigiana, 1943-1945 by Arrigo Boldrini

Diario di Bulow: pagine di lotta partigiana, 1943-1945 by Arrigo Boldrini

autore:Arrigo Boldrini [Boldrini, Arrigo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, Historical, History, Military, World War II, Political Science, Colonialism & Post-Colonialism
ISBN: 9788886973953
Google: pC0tAQAAIAAJ
editore: Odradek
pubblicato: 2008-11-15T14:38:30+00:00


21 novembre 1944

Incontro a Cervia con Sergio, Ivan, Iader, Beppe, Giannettoni, presso la stessa casa dove siamo stati altre volte.

Rivedo, improvvisamente, il capitano Antonio Cipriani, il padre della mia ragazza Maria, che da Napoli ha raggiunto, con mezzi di fortuna, Cervia alla ricerca della sua famiglia.

È molto provato, ma è ancora in gamba. Stiamo assieme pochi momenti. Lo informo che i suoi familiari sono tutti salvi e già rientrati in città, da dove erano sfollati nei pressi di San Pancrazio. Lo metto al corrente che sua moglie e Maria mi hanno aiutato in più frangenti.

Cervia è stata liberata il 22 ottobre. I tedeschi hanno allagato le vecchie saline e altri terreni agricoli per interrompere la rete stradale Cesenatico-Cervia-Ravenna.

Nel porto, per renderlo inutilizzabile, hanno affondato alcuni pescherecci. Più in generale risulta che quando gli Alleati sono giunti in forze, in provincia di Ravenna, i tedeschi avevano già iniziato i loro preparativi per rafforzare la difesa di Ravenna e dei Fiumi Uniti. È certo che dobbiamo intervenire nella zona a sud di Ravenna per impedire assieme agli Alleati le distruzioni, per scoprire i campi trincerati facendoli saltare almeno dove non possono causare danni e colpire duramente le retrovie tedesche. L’iniziativa dei partigiani è stata abbastanza intensa e utile, nonostante una certa crisi. Con gli Alleati, per ora, i rapporti sono buoni.

Accompagnato dal tenente Amadori e da Sergio vado a visitare il distaccamento «Settimio Garavini» comandato da Regan, vice comandante Carlos (Taschiero Casadio), commissario Dario Dradi, servizio sanitario Cupartòn (Remo Camerani). È dislocato nella pineta di Savio, in una - zona cosiddetta di nessuno, dove possono essere facili le scorrerie delle contrapposte forze combattenti.

Il raggruppamento di circa 60-70 persone, formato da giovani e da qualche ragazza per i servizi, è abbastanza organizzato e armato. Il 31 ottobre a Giorgio, che aveva assunto il comando del «Garavini» dopo la cattura e la fucilazione da parte dei tedeschi di Noco nella zona di Via Erbosa-Via Becchi, gli Alleati chiesero di inviare un gruppo capace di operare nella pineta San Vitale, da aggregare alla formazione «Popski».

Il distaccamento si è diviso così in due gruppi: una parte del distaccamento «Settimio Garavini» nelle Ville Unite, rafforzato con altri partigiani, dal 25 ottobre combatte con buoni risultati a fianco del 27° lanceri. Il comandante è Barilot e commissario Vincenzo (Ermanno Pasini). Non hanno notizie di Giorgio dopo che è stato obbligato, dagli Alleati, a raggiungere Roma per gravi contrasti che riguardano l’applicazione delle nostre direttive contestate dagli Alleati stessi. La collaborazione di questo reparto con la PPA (di Wladimiro Peniakof-Popski), eccetto alcuni contrattempi con gli ufficiali di collegamento, è ottima.

Incontriamo anche il ten. col. Maffi di Ferrara, ufficiale di collegamento, molto preoccupato per la sua famiglia sulla quale cercheremo d’avere notizie appena possibile.

Riuniamo l’assemblea del distaccamento anche con gli ufficiali italiani per stabilire chi deve esserne il comandante. Viene confermato Regan e si stabilisce che la disciplina sia applicata per tutti, anche per gli ufficiali italiani. Per le operazioni il distaccamento dipenderà, come in passato, dal comandante della PPA fino alla liberazione di Ravenna.



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